DRESSAGE....SOLO DRESSAGE?

Il Dressage. Tutti lo conosciamo come una delle discipline olimpiche che si pratica in un rettangolo 20 per 60, con delle lettere, delle figure o servizi da mostrare a dei giudici che dall'interno delle loro capannine compilano delle schede attribuendo ad ogni singolo movimento un punteggio.

Ma siamo sicuri che sia proprio solo questo?

Il termine , francese, significa ADDESTRAMENTO.

Dunque già questo ci avvia ad una riflessione che può consentirci di comprendere come la disciplina del dressage possa, per lo meno nel suo livello di base e nella sua una pratica, aiutare tutti e in tutte le discipline , a sviluppare al meglio le potenzialità psicofisiche di ogni cavallo atleta e non solo. Nella prefazione di un suo libro, Michel Robert, noto campione di salto ostacoli, diceva, un pò provocatoriamente, che un cavallo da salto ostacoli ben preparato dovrebbe essere in grado di affrontare una ripresa di dressage livello M.

Questo ci fa pensare e ripensare alla disciplina come un ottimo e valido aiuto e come una linea guida per portare avanti in modo coerente e costruttivo la preparazione fisica e atletica di ogni cavallo, per qualsiasi disciplina e attività.

Uno dei capisaldi della disciplina del dressage è la SCALETTA DELL'ADDESTRAMENTO (di cui parleremo specificatamente più avanti.). Che potremmo tradurre come una griglia per impostare una corretta GINNASTICA PROGRESSIVA.

Questa linea guida è uno degli strumenti d'elezione che possono consentire a chiunque di programmare in modo coerente e progressivo l'allenamento fisico del proprio cavallo, consentendogli di sviluppare le potenzialità dello stesso senza forzare le tappe, nel rispetto delle tempistiche corrette per un armonioso sviluppo muscolare e un corretto potenziamento.

Tutto questo consente di mantenere in salute il cavallo a livello fisico e mentale nel tempo e di consentirgli quindi vita in attività più a lungo e in condizioni migliori.

Ecco quindi , in breve, perché un " dressage" consapevole e ben praticato può diventare un ottimo supporto per chiunque pratichi l'equitazione, a partire da chi svolge una qualsiasi pratica agonistica, fino a chi semplicemente voglia divertirsi con il proprio amico cavallo avendo come priorità la sua salute.

Vorrei concludere con le parole di un grandissimo addestratore e uomo di cavalli di immensa cultura e decennale esperienza sul campo: Alain Francqueville ( Ecuyer Ancien del Cadre Noir, ex allenatore e chef d'equipe della squadra nazionale francese di dressage e giudice internazionale).

Sue parole riguardo alla evoluzione della disciplina del dressage, che però ci fanno appunto capire come i principi che vi stanno alla base possano essere un faro per la pratica equestre tutta:

"l'evoluzione di una buona pratica risiede nel modo di lavorare i cavalli, di addestrarli, cercando di sviluppare la MOTIVAZIONE del cavallo, la sua decontrazione, il suo "passare per la schiena", la rotondità....

....appoggiarsi alla migliore ginnastica, nel RISPETTO DEL CAVALLO, per ottenere un atleta ben controllato con un impiego minimo della forza, attento e confidente nel rapporto con il suo cavaliere. Questa "efficacia" riposa su una BUONA EDUCAZIONE del cavaliere, in particolare dei suoi aiuti (posizione e accordo degli stessi). Tutto questo consente di armonizzare attitudine-flessibilità-impulso. Cavalieri che si concentrino prima sulle qualità da sviluppare (definite dalla scaletta della progressione) piuttosto che sull'acquisizione di nuove difficoltà o spettacolarità.

In dressage non ci sono trucchi, né metodi miracolosi; il miglior suggerimento che posso dare è: OSSERVARE E RIFLETTERE"

Alain Francqueville

Sante, sante parole....